Meno male che c’é l’Eustorgio

Meno male che c’é l’Eustorgio

150mila faldoni che contengono 1,5 milioni di pratiche, per circa sette milioni di fogli, 36 chilometri di carta che l’amministrazione comunale di Milano ha raccolto dal lontano 1865 e conservato nei propri archivi che, dal 2012, vengono gradualmente unificati in un’unica struttura alla periferia nord della città, chiamata, non a caso, “la Cittadella degli Archivi”. Per fortuna per gestire questa mole di carta c’è un archivista speciale: il robot Eustorgio, un sistema meccatronico di ultima generazione dotato di intelligenza artificiale; sa sempre dove trovare e dove riporre i faldoni presenti in una delle immense corsie d’acciaio che custodiscono i documenti di uno dei più grandi archivi meccanizzati d’Europa.

150 thousand folders that contain 1.5 million practices, for around seven million of sheets, 36 km of paper that the Milan city administration has collected since 1865 and has preserved in its archives that, from 2012, are gradually unified in a single structure at northern outskirts of the city called, not by chance, “the Citadel ofArchives”. Fortunately to handle this amount of paper there is a special archivist: the Eustorgio robot, a mechatronic system of last generation endowed with artificial intelligence; always he knows where to find and where to put the folders present in one of the huge steel lanes that preserve the documents of one of the largest mechanized archives of Europe.

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Milano la Cittadella degli ArchiviImages by Dino Fracchia